Berlusconi si ricandida: quando non si riesce a vedere oltre al proprio naso.

Ed ecco la brutta notizia: quando sembra che la politica (almeno del centrodestra) possa avere una svolta tutto torna indietro.

Berlusconi vuole tornare in campo.

Perché tutto questo è negativo?
A prescindere dalla mia preferenza, o meno, verso la figura di Berlusconi; il problema si chiama “cambio generazionale”.

Se si vuole che le cose cambino in questo Paese non si può mettere la politica nelle mani delle solite persone.

Il sondaggio che ha convinto Berlusconi dice che il PDL con Berlusconi vale più del PDL con il solo Alfano: “grazie tante!”
Berlusconi ha un forte nome e una lunga storia, ovvio che convinca più di qualsiasi altro personaggio nel centrodestra (anche al di fuori della politica, penso a Montezemolo).
Ma se non si cambia… (leggere il testo in grassetto)

La scelta di Berlusconi candidato è monetizzabile nel breve periodo (come dice il sondaggio), ma se guardiamo oltre a domani abbiamo il vuoto. Bisogna capire che Berlusconi con questa scelta sta togliendo ossigeno al futuro centrodestra.
Ma questo non è colpa solo sua ma di tutti gli italiani, perché se è vero che così tanta gente lo rivoterebbe vuol dire che ben pochi riescono a capire il problema del cambio generazionale e del corretto funzionamento di una democrazia (una buona democrazia si basa anche sull’alternanza dei governi e sul cambio delle persone al comando).

A volte sembra che gli italiani vogliano la botte piena e la moglie ubriaca.
Cioè vogliono il rinnovamento totale della politica (infatti molti voterebbero Grillo come voto di rottura), ma allo stesso tempo non vogliono dare fiducia a nomi nuovi. Questo ha portato all’immobilismo che c’è in Italia (e vale in molti settori, non solo la politica).
Ovvio che un volto nuovo può avere meno appeal rispetto ad uno consolidato, che la persona nuova porta idee nuove (e nuove gerarchie) che possono spaventare: ma quella è la nuova linfa vitale che tiene in piedi un’associazione di persone (esse siano un partito, un’azienda o quant’altro).
Gli italiani dovrebbero incominciare a distinguere la propria sopravvivenza all’interno di un gruppo rispetto alla sopravvivenza del gruppo stesso. Si pensa troppo spesso che senza un certo leader (che spesso combacia con la propria persona) il gruppo sparisca; se il gruppo è stato gestito bene allora il problema del cambio generazionale non dovrebbe sussistere. Un esempio lampante lo si vede nel tessuto produttivo del Paese: abbiamo migliaia di piccole imprese a conduzione familiare che spesso non durano più di una generazione.

Se Alfano candidato premier sembrava un’operazione gattopardesca questa nuova decisione mi pare l’ultimo ruggito di un leone (oramai) ferito a morte.

3 commenti

  1. longosteph ha detto:

    La cosa che più mi sembra incredibile è che dopo tutto quanto è stato fatto dal governo tecnico, dopo tutto quello che ci stanno facendo (anche giustamente…) sopportare, dopo quella poca credibilità che l’Italia sta riacquistando all’estero, anche grazie a qualche vittoria politica nei confronti della Crucchissima Merkel, dobbiamo assistere a queste sceneggiate e alla minaccia del ritorno di quello che maggiormente ha contribuito a precipitare il nostro Paese in questo baratro? La non lungimiranza di questa scelta non è solo legata al fattore del non ricambio generazionale, ma soprattutto al fatto che si rischia seriamente di compromettere quanto fatto negli ultimi mesi, finendo definitivamente per diventare la barzelletta del mondo intero. La cosa che temo è che gli italiani siano così ebeti da ricascarci, alle promesse di questo prestigiatore che ci ha “governato” per 16 anni!

  2. 101931x ha detto:

    Il problema grosso è che lui è (almeno come immagine) il centrodestra italiano, Fini ha provato a creare qualcosa di diverso ma non è che abbia acquisito molti consensi…

  3. longosteph ha detto:

    non è possibile…si stava così bene, e invece alla prima intervista sembra di essere tornati indietro di un anno. Ma è mai possibile che gli vengano in mente sempre le solite cose da dire? almeno trovi qualcuno di nuovo da insultare, anziché i soliti giudici comunisti che ce l’hanno con lui!

Lascia un commento