Elezioni Politiche 2013: hanno vinto tutti!

Ha vinto il PDL che voleva portare instabilità al Senato per non far governare il PD.

Ha vinto “Fare per fermare il declino” che non voleva far vincere Berlusconi.

Ha vinto Berlusconi che ha mandato fuori dal Parlamento Fini.

Ha vinto la coalizione di centrosinistra che ha superato quella di centrodestra.

Ha vinto il Movimento 5 Stelle perché ha raggiunto la sua missione di sgretolare i vecchi partiti.

Hanno vinto tutti, ma inspiegabilmente sono tutti delusi.

Ad azione corrisponde reazione.

Berlusconi si ricandida, parte la campagna con forti cenni populistici del centrodestra, populismo fa rima con soluzioni facili a problemi difficili, Alfano critica Monti, Monti dichiara che si dimetterà perché non ha più la maggioranza in parlamento.

I giornali esteri già parlano di ritorno all’oblio per l’Italia, i mercati (e lo spread) acuiscono questa sensazione: è tornato in campo Berlusconi. Ma se da fuori si vede il Titanic affondare all’interno del PDL si applaude al ritorno e nessuno osa contraddire la scelta del fondatore di Forza Italia. Solo pochi nomi sono fuori dal coro: la Meloni (la sostenitrice più accanita delle primarie nel centrodestra), Frattini e Pisanu (per citare tre nomi importanti).
Oggi pure Bagnasco, presidente della CEI e da sempre sostenitore occulto di Berlusconi, si è detto indignato di fronte a tanta irresponsabilità.

La mia idea l’avevo espressa molto tempo fa e rimane tale.
Berlusconi ha detto: “molti mi chiedono di ricandidarmi”, forse si riferiva a questa foto.
Tornando a cose più serie mi metto nei panni di un elettore del centrodestra che da una parte non vorrebbe mai votare a sinistra, ma neanche per Berlusconi. Cosa fare?
In primis io metterei come punto indiscutibile il non voto al partito di Berlusconi, fino a quando Berlusconi sarà candidato premier.
Molti ancora non hanno compreso che Berlusconi non è sinonimo di destra, è semplicemente una persona a capo di un partito di centrodestra, ma non è l’unico in grado di esprimere posizione liberali. Continua a leggere “Ad azione corrisponde reazione.”

Analisi: UDC e Terzo Polo

Che dire dell’ormai fu Terzo Polo?
Ben poco, l’Api è nato come distaccamento dei piddini centristi (o cattolici come volete voi) e si basa tutto sulla figura del suo leader Rutelli, non una buona stella insomma… (c’era anche Tabacci come figura di spicco, però è andato a finire al comune di Milano).

Fini ha una storia molto simile: distaccamento dal PDL, due figure centrali (Fini e Bocchino ma di fatto solo Fini è veramente importante) e scarso appeal alle urne.
Entrambi i partiti senza Casini sembrano destinati a scomparire a meno che non tornino all’ovile (PD e PDL), ma dato che Casini li ha appena scaricati e i loro ex colleghi non li vedono bene (Fini ha litigato con Berlusconi, che è un po’ come aver contro il Moggi di qualche anno fa, e dall’altra parte il caso Lusi) possiamo dire con serenità che l’api e fli sono morti giovani.Continua a leggere “Analisi: UDC e Terzo Polo”